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I benefici della natura per i bambini

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Sempre meno bambini giocano in mezzo alla natura,

ma quali sono i benefici per i quali sarebbe meglio portare i nostri figli in mezzo a prati e boschi?

Nella puntata ti dirò tutto quello che c’è da sapere per convincersi a portare i bambini all’aria aperta!

Mi fanno veramente piacere i vostri commenti e le vostre osservazioni sulle puntate per cui scrivimi ciò che pensi QUI

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I benefici della natura per i bambini

Genitori perfetti o quasi” è il primo podcast di educazione dedicato ai genitori per crescere al meglio i propri figli. Attraverso idee, riflessioni e strategie, cercheremo di rispondere alle cruciali domande di mamme e papà, io sono Gabriele Zanoni e ricordati: buoni genitori non si nasce, buoni genitori si diventa!

Ciao a tutte le mamme e a tutti i papà di “Genitori perfetti o quasi” e benvenuti in questa nuova puntata da Gabriele Zanoni, il tema di oggi sarà: i benefici della natura per i bambini.

Prima di addentrarci nell’argomento vorrei ringraziare tutti coloro che ci stanno scrivendo su messenger per comunicarci i loro feedback e soprattutto le loro critiche, utilissime per sapere quali sono gli argomenti più importanti da trattare, quindi ancora grazie, vi ricordo che potete scriverci attraverso la mia pagina facebook di cui potete trovare il link diretto per messenger.

Ma ora concentriamoci sull’argomento. Come potete immaginare, la natura ha degli enormi benefici nei confronti dei nostri bambini, tuttavia in quest’epoca c’è la tendenza di far andare i bambini in mezzo alla natura il meno possibile. Una conseguenza di ciò è il natural deficit disorder: un disordine, un problema dovuto alla mancanza di natura. Nonostante la premessa, non affronterò questo tema in maniera negativa, ergo, mi soffermerò a descrivere gli aspetti benefici della natura sui bambini e non ciò che la sua assenza causa.

1. Stimolazione dei 5 sensi

In mezzo alla città i 5 sensi vengono stimolati in maniera molto aggressiva, mentre all’interno della natura sono stimolati in maniera dolce, a vari livelli e costantemente: l’udito per esempio è stimolato dal canto degli uccelli, dal fruscìo delle foglie, dalle onde del mare, dal suono dei piedi dei bambini sulla neve o sulla spiaggia; la vista dai bei paesaggi, dalle piccole cose, i piccoli insetti, dal volo delle rondini, piuttosto che altri elementi della natura che ci circonda; l’olfatto dagli odori della natura che spesso sono buoni, persino i cattivi odori sono più gradevoli dello smog cittadino o della fogna di città; i gusti sono stimolati soprattutto dalla frutta che possiamo trovare nel bosco come lamponi e fragole; il tatto è stimolato costantemente, in ogni attività, dalla brezza che accarezza il viso alle mani che toccano la terra, l’erba, gli alberi, le foglie, il mare, la sabbia e qualsiasi altro tipo di elemento naturale.

2. Immaginazione

In mezzo alla natura, se il bambino non ha con se giochi strutturati o tecnologici, sviluppa l’immaginazione. Semplicemente trovandosi in un bosco, in un prato o maneggiando un bastone, diventa protagonista delle sue stesse storie, si trasforma in un grande avventuriero, in un pirata alla ricerca della nave perduta, può essere tutto ciò che la sua mente riesce a creare. Come sapete, l’immaginazione nei bambini è molto importante perché li aiuta a crescere in maniera adeguata e soprattutto permetterà loro di affrontare problematiche successive.

3. Libero movimento

La natura permette il libero movimento, in città ci sono perlopiù strade, i pochi parchi che ci sono, sono circondati da ringhiere, addirittura capita che il bambino non possa correre o giocare a pallone. Al contrario, la natura permette tutto questo e molto altro: ci si può arrampicare, si può saltare da un parte all’altra del ruscello, si può scavare nella sabbia e nella neve.

La libertà di movimento permette al bambino di scoprire i propri limiti e di esercitarsi a superarli, un albero troppo alto da scalare, con l’esercizio diventerà un’inezia e i limiti e le paure che lo frenavano prima saranno superati.

4. L’attesa

La natura ha dei tempi. Le more e i lamponi ci sono solo in determinati periodi dell’anno e prima di maturare hanno bisogno di tempo. A contatto con la natura il bambino impara ad attendere, la natura si contrappone alla società del “tutto e subito”, dove basta un click per avere ciò che si vuole, per comprare qualcosa sulle piattaforme di commerce, per cancellare un errore in un attimo. L’attesa diventa molto importante, ad esempio osservando l’evoluzione delle rane all’interno di uno stagno: le uova, i girini, le rane, il bambino impara ad attendere e a conoscere lo sviluppo della natura.

5. Adattamento

Il bambino impara ad adattarsi. Piove e lui vuole uscire a tutti i costi? Si copre. C’è il fango? Si prendono i vestiti brutti che si possono sporcare. Impara ad adattarsi al freddo, al caldo, impara a mettersi all’ombra quando c’è il sole molto forte e a stare al sole quando fa freddo. I bambini imparano a vestirsi in base alle stagioni e alle varie temperature, imparano a fare attenzione ai posti più pericolosi, ad adattarsi ai pericoli della natura.

6. Senso di appartenenza a questo mondo

Il natural deficit disorder mette in evidenza come i bambini si rinchiudano sempre di più in casa, a contatto con il cemento vedendo la natura come qualcosa di sporco e contaminante, da eliminare. Crescere un bambino in mezzo alla natura gli permette di comprendere quanto sia qualcosa di buono da preservare e proteggere, qualcosa con cui vivere. L’appartenenza a questo mondo si sviluppa anche attraverso la natura.

Spero che questa puntata vi sia piaciuta, vi chiedo di condividerla con le persone che potrebbero essere interessate. Ti aspetto sabato prossimo per una nuova puntata e ricordati che: buoni genitori non si nasce, buoni genitori si diventa!

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